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Come la lettura può cambiare la vita: il progetto “Libriamoci” al Liceo Lombardo Radice

Un evento formativo, con un solo obiettivo: far sì che la lettura arrivi dritta ai cuori degli studenti.

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da Maria Lucia Ciancio

Docente

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Da News Sicilia

Il 17 febbraio, alle ore 9, l’aula magna dell’istituto ha accolto centinaia di studenti per la conferenza Libriamoci – Letture libere ad alta voce, un momento di intensa condivisione e forte impatto emotivo.
A presiedere e organizzare l’evento la professoressa referente, Marcella Labruna, che ha presentato i due relatori d’eccezione, la dottoressa Anna Rosa Gagliano e il giornalista e scrittore Claudio Fava, che hanno catturato l’attenzione dei ragazzi con il loro invito a essere coraggiosi, a scegliere parole “scomode“, non solo nella scrittura, ma anche nella lettura.
Alla manifestazione hanno preso parte anche il sindaco di Catania, Enrico Trantino, e l’assessore alla cultura, Andrea Guzzardi, i quali hanno parlato della scuola come un luogo di passioni, di crescita e di ritorno, sottolineando quanto sia prezioso l’impegno profuso ogni giorno dai docenti nel rendere possibili eventi di tale rilevanza.
L’accoglienza della dirigente scolastica, prof.ssa Concetta Tumminia, ha reso la conferenza ancora più speciale, che ha ricordato quanto la lettura possa essere una guida, una salvezza, un mezzo per elevarsi.
La dottoressa Anna Rosa Gagliano, neolaureata in Lettere ed ex studentessa del Liceo Lombardo Radice, non sbaglia nel definire i libri “strumenti per abbattere qualsiasi barriera“. E ancora, non bisogna mai e poi mai avere paura o vergogna di ciò che si legge: che sia un classico o un libro leggero, che molti potrebbero definire ‘frivolo’, l’importante è l’emozione che suscita e come può cambiarti la vita“.
Ma oltre alla lettura, non può mancare la sua inseparabile compagna: la scrittura. Il giornalista e scrittore Claudio Fava ha spiegato come “un ottimo scrittore deve essere al contempo un ottimo lettore. La penna è lo strumento più potente per uno scrittore, capace di immergerlo in qualsiasi situazione e permettergli di intraprendere lunghi viaggi con la mente”.
Della stessa idea è la dirigente scolastica, prof.ssa Concetta Tumminia, che ha raccontato come, da adolescente, abbia fatto più viaggi tra le pagine di un libro che nella realtà“.
La parola, alla fine, è andata ai veri protagonisti dell’evento: gli studenti, voraci lettori che hanno avuto il coraggio di rompere quella lastra imponente che è l’imbarazzo, condividendo pagine di libri che hanno davvero cambiato loro la vita.
Gli alunni hanno condiviso pienamente quanto espresso dai relatori e dalla Preside: ebbene, giovani che costituiscono un faro di speranza per le generazioni future, con l’obiettivo di non rendere la lettura un ricordo lontano.
Un plauso va ai docenti che hanno invogliato gli studenti a credere in loro e ad aprirsi ai libri e a chi ha coniugato l’amore per la lettura con la realizzazione del progetto.